Actas del Primer Congreso Nacional de Filosofía | Mendoza, Argentina 1949 |
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Actas del Primer Congreso Nacional de Filosofía (Mendoza 1949), Universidad Nacional de Cuyo, Buenos Aires 1950, tomo II, págs. 1129-1136.
(Sesiones: IV. Lógica y Gnoseología.)
1. Cominciamo di dove comincia la hegeliana Fenomenología dello Spirito: dal problema del «questo», o problema della «certezza sensibile». E accettabile il «sensibile» dialetizzato, ossia la «Aufhebung» estética, in cui Hegel risolve la «ricchezza» della «certezza sensibile»? Crediamo di no. Alla presunta «certezza sensibile», dice Hegel, «si deve chiedere: che cos'è il questo? Se lo prendiamo nel doppio aspetto del suo essere, come l'ora e il qui, la dialettica ch'esso ha in sè avrà una forma tanto intelligibile quanto esso stesso lo é». Alla domanda: che cos'é l'ora, rispondiamo, ad. es., che è la notte. Ma a mezzogiorno quella certezza «sensibile» è «svaporata». Quell' «ora» ch'é la notte viene, si, conservato, ossia é trattato come ciò ch'è stato esibito, come un ente, ma esso si mostra piuttosto come un non-ente: senza dubbio l'ora si conserva, ma come tale ora che non e notte; si conserva come un «negativo» in genérale.
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